Letture e musica dedicate a
IL RABBINO DI VITEBSK di MARK CHAGALL
conservato nelle collezioni di Ca’ Pesaro,
Galleria Internazionale d’Arte Moderna, Venezia
Le canzoni Yiddish e Dalla poesia popolare ebraica
di Dmitrij Šostakovič
Violetta Svatnykh soprano
Giovanna Bragadin contralto
Ulisse Trabacchin pianoforte
Roberta Reeder introduzione
Anna Masella voce recitante
CA' PESARO
Domenica 28 gennaio 2018 alle ore 14.00
Info: (+39) 041 524 06975.
Ingresso libero.
Posti disponibili fino a tutti occupati.
Come ogni anno, l’Associazione Culturale Musica Venezia partecipa alle iniziative culturali della città in occasione del Giorno della Memoria e presenta a Ca’ Pesaro un insieme di letture e musica dedicato all’opera di Marc Chagall “Il Rabbino di Vitebsk”, appartenente alla collezione del Ca’ Pesaro, Galleria Internazionale d'Arte Moderna.
Le musiche si compongono di due parti:
Le canzoni Yiddish. Questa parte comprende due canzoni che illuminano la figura del rabbino, quando insegna ai ragazzi l’alfabeto ebraico e quando canta e danza, tipico del rabbino chassidico, poi canzoni sul rito religioso Chanukah, canzoni della vita quotidiana e canzoni della Shoah.
“Dalla poesia popolare ebraica” di Dmitrij Šostakovič
L’autore compose questo ciclo nel 1948. Šostakovič stesso ci racconta quale era stato lo stimolo che lo aveva indotto a comporre questo ciclo. “Un giorno, nel dopo guerra, in una libreria ho trovato un volume di canzoni ebraiche; speravo che ne riportasse anche le arie, interessato come sono sempre stato al folklore ebraico, ma il libro conteneva soltanto i testi. Pensai che se ne sceglievo un certo numero e li mettevo in musica, sarei stato in grado di illustrate il destino del popolo ebraico. Mi sembrava una cosa importante, perché vedevo che attorno a me cresceva l’antisemitismo”. Ha scritto la musica del questo ciclo sotto l’influenza delle canzoni yiddish.
Vitebsk e Chagall
Vitebsk è la città (shtetl) in Bielorussia dove Chagall nasce nel 1887 in una famiglia ebraica della comunità chassidica ed ha sofferto delle stesse condizione nelle quali si trovava la maggior parte degli ebrei all’epoca nell’impero russo. Negli shtetl gli ebrei erano considerati elementi estranei, in una società che era loro ostile ed erano sottoposti non soltanto alla discriminazione ma anche ai pogrom, stragi nelle quali le loro case venviano saccheggiate e bruciate. Nel 1910 Chagall era a Parigi, è ritornato in Russia nel 1914, e nel 1923 si trasferì a Parigi, dove spende la maggior parte della sua vita. Comunque sempre Chagall ritorna nelle sue opere al quel “periodo di Vitebsk”, con gli stessi motivi che ritornano nei suoi dipinti: le case di legno, un gallo, una muccha, una giovane coppia che vola nel cielo, un violinista sul tetto, e un rabbino, come ne è testimone la bellissima opera della collezione di Ca’ Pesaro.
L’incontro si tiene a Ca’ Pesaro, Galleria Internazionale d’Arte Moderna a Venezia, domenica 28 gennaio alle ore 14.00. Per informazioni: tel. 041 524 0695.